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Lettera aperta al Sindaco di Napoli
di Claudia Marus


       Indignata per la gravissima offesa fatta al nostro Dio Gesù Cristo, alla Sua Santissima Madre e a San Padre Pio, la Dott.ssa Claudia Marus scrive la sua vibrante protesta alla Russo Iervolino, Sindaco di Napoli, la quale già da parte sua ha riconosciuto che queste stupide schifezze dimostrano “mancanza di ispirazione e voglia di protagonismo...
       Non ci risulta che simile indignazione e altrettanta protesta siano state espresse dal Clero...

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

Al  Sindaco
Maria Russo Jervolino
Piazza Municipio- Palazzo S. Giacomo
80100 Napoli                                                                                                                        23-03-2009

LETTERA  APERTA

Egregio Sindaco Jervolino,

ha fatto bene a dar ordine di rimuovere  la mostra blasfema al Museo Pan. L’hanno già fatto?
D'altronde non poteva fare altro in una città come Napoli,  anche per via dell’immagine della città, direi sufficientemente offuscata mondialmente per tutta una serie di ragioni  degne del quarto mondo.

Purtroppo queste stupide schifezze dimostrano, come ben detto da Lei e riportato dal “Corriere della Sera” di sabato 21 c.m., “mancanza di ispirazione e voglia di protagonismo”. Ma non solo, in quanto riflettono l’atteggiamento disgustosamente servile di fronte a certi poteri, che sono i primi a disprezzare questi traditori di se stessi , verranno eliminati in quanto solo “utili idioti” (sono in molti) al momento buono, il quale non tarderà certamente ad arrivare. La situazione attuale veleggia  speditamente verso il Novus Ordo e in quel sistema vogliono persone  preparate, non dei quaquaraquà. O no?

“A pensare male non si sbaglia mai”, frase ormai storica pronunciata da colui che il male lo conosce intimamente. Forse qualcuno vuole metterLa in difficoltà, Sindaco Jervolino, forse è mal consigliata, e quindi si è lasciato il tempo affinché lo scandalo deflagri, per poi eventualmente farne rimuoverne la ragione. Un colpo al cerchio e uno alla botte come si suol dire.

Napoli è una città complessa, come Lei ben sa, ci sono dei camorristi che,  anche se hanno un brutto carattere e sono pericolosi, si sposano in chiesa, fanno battezzare i figli, chiamano u’ prevete in caso di morte e le loro madri e forse le mogli, tengono il Crocefisso, l’ immagine della SS.ma Vergine Maria e di S. Pio da Pietralcina in casa.
Chissà che questa squallida storia non porti “seccia” a qualcuno.

La peste ha a suo tempo distrutto fisicamente milioni di persone (1), oggi è quella dell’anima che ne
sta distruggendo miliardi. Brutta roba e gravida di terribili conseguenze, ma dopo sarà troppo tardi per piangere.

Distinti saluti
Claudia Marus

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(1) Allora la peste, oggi potrebbe essere il terremoto, 'o Vesuvio..., San Gennaro che non sopporta certe offese fatte al suo Dio e alla Sua SS. Madre... E poi anche San Pio da Pietralcina era terribile quando si arrabbiava contro certo tipo di peccati e di peccatori!...

 

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